Dopo aver conseguito la laurea in Geografia e un master in fotogiornalismo presso lo Sheffield College, Dan Chung ha cominciato a lavorare per il Derby Evening Telegraph, News Team Birmingham e Reuters, e ora è fotografo personale al The Guardian dove ha lavorato negli ultimi quattro anni e per la quale ha realizzato il servizio (e con ottimi risultati) sulle Olimpiadi di Londra utilizzando unicamente lo smartphone.
Come è nata l’ idea di seguire i giochi olimpici con lo smartphone ?
Mi è stato chiesto dal giornale Inglese The Guardian e appena lo hanno fatto ho subito pensato a come potevo competere con tutti i migliori fotografi sportivi del mondo con a disposizione tutte le migliori attrezzature e tutte le migliori posizioni a loro riservate. Allora mi resi conto che non dovevo farlo, non dovevo competere con questo. Come fotografi diciamo sempre che chi fa la differenza la fa tutta il fotografo e non la macchina fotografica. Ho quindi deciso di mettermi alla prova e vedere se era vero. Potevo davvero realizzare foto che la gente si sarebbe fermata a guardare, con un iPhone? Questa é stata la mia sfida!
Che tipo di attrezzatura hai usato ?
Ho usato due telefoni iPhone4S con una selezione di aggiuntivi ottici Schneider Optics e anche un paio di binocoli Canon stabilizzati, che ho adattato in modo che l’ iPhone potesse guardare attraverso di loro per creare dei teleobiettivi.Ho anche realizzato un apposito cavo speciale per permettermi di far scattare un iPhone a distanza da un radiocomando Pocket Wizard.
Avete avuto qualche evento imprevisto durante il lavoro con lo smartphone?
E’ più o meno funzionato perfettamente. L’unico vero problema é stato dover studiare i tempi di scatto del telefono nelle varie condizioni di luce, che non sono certo paragonabili e precisi come quelli di una reflex. Dopo i primi giorni con qualche difficoltà i miei riflessi si sono abituati fiino a trovare il tempismo giusto ed è stato tutto più facile.
Che cosa lo smartphone ti ha dato di più e in meno rispetto ad una reflex?
In realtà quello che ho trovato più inaspettato è stato come l’intera esperienza mi abbia dato un senso di libertà. Non ho dovuto preoccuparmi della tecnologia così tanto ad eccezione di quando usavo i binocoli dove dovevo mettere a fuoco manualmente. La capacità di point- and-shoot del telefono é stata in realtà molto divertente, meglio di quello che mi aspettassi.
Hai anche un blog riguardante attrezzature video e foto, cosa ti ha più impressionato delle ultime uscite di attrezzature sul mercato?
A7R e A6000 di Sony mi hanno davvero colpito, riesci ad ottenere così tanto in un piccola macchina fotografica come mai era successo finora. Ho iniziato ad affiancarle al fianco delle Canon che uso attualmente. Mi interessa molto la fotocamera Lytro e anche alcuni dei le nuove applicazioni che consentono la ri- messa a fuoco delle immagini, una tecnologia che lascerà sicuramente il segno.