Quando si parla di un fotografo sono le sue foto a parlare della sua opera, ma nel caso di Ivano Mercanzin sono le parole di Lorenzo Crinelli, pittore e grafico, a fotografare perfettamente il suo mondo fatto di luci, ombre, colore, bianco e nero, un mondo che lo travolge e che cristallizza come un’alchimista con immagini che catturano ogni cosa che attrae la sua attenzione. “Ivano Mercanzin è uomo e fotografo di grande sensibilità, intelligenza e raffinata cultura e lo si avverte bene nei suoi racconti; alterna immagini fotografiche di “difficile” e non immediata lettura, perché intrise di decisi rimandi culturali, a spiazzanti, modernissime e raggelate architetture (ma che sempre fanno parte del suo mondo), a foto di “piccole cose”, a racconti fragili, semplici che solo i “grandi”, e solo loro lo possano fare, sanno raccontarle con la poesia che spesso è loro dovuta. E questo suo piccolo mondo di sentimenti e di cose elementari se non è il solo che sembra prediligere certo lo coinvolge nel sentirlo profondamente suo; sembra quasi una memoria del suo passato, un ricordo, qualcosa che è dentro di lui come presenza. E’ il tornare lì con il proprio sentimento; è per lui come guardare una vecchia foto di famiglia e ritrovare magicamente se stessi e il proprio passato ma anche il presente.”
Come lui stesso racconta nel suo sito personale, è “approdato” nel mondo della fotografia il 31 dicembre 2011, un mondo che lo travolge e che rappresenta attraverso i suoi scatti. Ivano Mercanzin è anche il fondatore di i-mag, un luogo virtuale dove incontrare fotografi, pittori, scrittori, lettori etc. noti e meno noti, dove leggere curiosità, storie, una piazza dove raccontarsi le proprie passioni. Ma lasciamo parlare ora qualche sua immagine:
Street photography: foto di strada, passanti colti a loro insaputa, scene improvvisate, spontaneità, originalità, composizione rapida e veloce i precursori Henry Cartier Bresson che con la sua Leica 1 e il 35 mm fotografava la strada cercando di cogliere come lui stesso ha detto e scritto “il momento decisivo”
Stazioni: Se potessero raccontare, le stazioni, di gioie, di dolori, di felicità, di tristezze, come pagine di un libro dove scrivere scorci di esistenza, piccoli tasselli del puzzle della vita.
Città: immagini alla ricerca di angoli di città e piazze che rimandino alla metafisica di “dechirichiana” memoria…
Anime: Guardo e vedo ‘uno’ che ha sempre scattato luoghi… e ora scatta anime, cogliendone il senso (Patrizia Moretti)