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Canon EOS 700D

By   /   29 novembre 2013

Una fotocamera valida, versatile, leggera, ideale per foto semi-professionali e per chi viaggia. Pregi e difetti esposti dal vicepresidente dell’Afip, Annalisa Mazzoli

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Qual è stata la tua prima impressione prendendola in mano?
Il corpo è ergonomico e leggero, spicca soprattutto il visore clear view LCD II orientabile, e con scorrimento e ingrandimento delle immagini “touch”, veramente comodo.

In che ambito raggiunge le sue massime prestazioni?
Non essendo una macchina professionale ha comunque una buona resa ad alte sensibilità, ad altissima c’è un po’ di rumore ma le prestazioni si possono considerare buone, quindi ottima per amatori.

Quali sono i suoi pro?
Leggera, intuitiva, la possibilità di realizzare anche filmati in full HD, un buon rapporto qualità/prezzo rimanendo tra le macchine per settore appassionati/dilettantistico, ma raggiunge risultati ottimi quando viene utilizzata con ottiche migliori di quelle offerte nel kit (18-55 mm). L’autofocus è inoltre molto buono, rapido e preciso. Da segnalare anche la messa a fuoco continua automatica in modalità video.

Quali sono i suoi contro?
Non è comodo il pulsante per il controllo/cambio del diaframma, l’assenza della ghiera dedicata rende piuttosto macchinoso il controllo dell’esposizione. Inoltre l’ottica 18-55 mm offerta in kit non rende al massimo la qualità.

Conclusioni…
E’ una macchina valida, versatile, leggera, per chi vuole fare foto a livello semi-profesionale, o per passione. è l’ideale per viaggi in quanto è leggera. Io consiglierei di acquistarla con un’ottica diversa e di più alte prestazioni, in modo da poter sfruttare al meglio le qualità e le caratteristiche del corpo macchina.

Fotografo: Annalisa Mazzoli – Vice presidente AFIP
Inizia a fotografare all’età di circa 16 anni per una curiosità che poi si è trasformata in passione, ma è stato frequentando l’Istituto Superiore Industrie Artistiche di Urbino che acquisisce le basi teoriche e tecniche che le hanno dato modo di crescere anche professionalmente come fotografa. Successivamente, l’esperienza a Fabrica, dove ha seguito per un anno un corso di progettazione grafica e fotografia, è stata fondamentale per gli scambi culturali e le fonti con cui entra in contatto.
Al TPW, grazie a una borsa di studio di Canon del premio giovani fotografi, ha avuto modo di conoscere e lavorare insieme a personaggi come Paul Graham, Martin Parr e Gary Knight.
www.annalisamazzoli.com

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